La regista brasiliana Anna Muylaert è ospite stasera alle 20.10 al Cinema Anteo di Milano per presentare il suo film “È arrivata mia figlia”, premio Cicae all’ultimo Festival di Berlino nella sezione Panorama. Una delle uscite più interessanti di questo fine settimana, la storia di Val, donna del nord del Brasile che ha affidato la figlia Jessica ai parenti e ha trovato lavoro come governante per una ricca famiglia di San Paolo. Quando, anni dopo, la ragazza la raggiunge per pochi giorni per sostenere un esame, mette in discussione sia la vita della madre sia l’atteggiamento dei padroni di casa. Per informazioni e prevendita www.spaziocinema.info.
Domani sera sarà a Milano il regista inglese Peter Greenaway, ospite di due cinema diversi con altrettanti film. Alle 20 all’Apollo Spaziocinema il cineasta introdurrà “Eisenstein in Messico”, in concorso sempre all’ultima Berlinale. Alle 21.30 il regista de “I racconti del cuscino” si sposterà al Cinema Mexico per la proiezione del suo film precedente “Goltzius And The Pelican Company” con F. Murray Abraham.
Due film notevoli, stilisticamente simili, provocatori, tra arte, sesso, religione, storia e politica. In particolare “Eisenstein in Messico” racconta i “10 giorni che sconvolsero Eisenstein”. Nel 1931, reduce da “Ottobre – I 10 giorni che sconvolsero il mondo” il cineasta sovietico andò a Hollywood e poi in Messico per girare un film sostenuto dal romanziere Upton Sinclair. L’incontro con una cultura nuova e con la guida Palomino Cañedo cambiò il suo modo di vedere le cose. Greenaway racconta prendendosi delle libertà storiche con tante trovate visive (comprese sequenze alla Eistenstein) e scene molto esplicite.