Mostra di Pesaro: le frontiere del “nuovo cinema”

Il passato e il futuro del cinema. La 52° Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro (www.pesarofilmfest.it) in programma fino al 9 luglio è sempre nel segno del cambiamento e del cercare strade nuove. Una manifestazione che unisce cinema popolare e di ricerca, internazionale e soprattutto italiano. Otto giorni densi di proiezioni, incontri con gli autori, tavole rotonde, dibattiti, omaggi e dopofestival notturni.
Dopo la preapertura con “Rocky” di John G. Avildsen per i 40 anni dall’uscita, il festival è inaugurato stasera in Piazza del Popolo da “Saint Amour” di Benoit Délepine e Gustave Kervern, dopo una giornata con i primi titoli delle diverse sezioni. Il concorso internazionale si annuncia ricco di sorprese ed entrerà nel vivo da lunedì: ad assegnare i premi una giuria di studenti universitari presieduta dal regista Roberto Andò.
Per l’Italia ci sarà il giovane talentuoso Suranga Deshapriya Katugampala, originario dello Sri Lanka, con il suo esordio “Per un figlio”. Tra gli otto lungometraggi il bellissimo cinese “Kaili Blues” di Bi Gan e “In The Last Days Of The City” dell’egiziano Tamer El Said
Tra gli eventi “C’eravamo tanto amati di Ettore Scola, cui la Mostra dedicò l’Evento Speciale nel 2002. Inoltre “Covered With The Blood Of Jesus” di Tommaso Cotronei e l’omaggio al cineasta algerino Tariq Teguia di “Gabbla – Inland” e “Zanj Revolution”.
Retrospettiva importante quella sul Critofilm curata da Adriano Aprà e accompagnata da un ebook: una vera e propria ricognizione sui film sul cinema e la teorizzazione di una sempre più frequentata strada per fare critica.
La nuova sezione “Satellite – Visioni per il cinema futuro”, dedicata ai film a bassissimo budget, extra-industriale e difficilmente “catalogabili” si annuncia foriera di sorprese con lavori di formati e durate diverse.
Al cinema italiano sono dedicati la retrospettiva e il volume “Romanzo popolare. Narrazione, pubblico e storie del cinema italiano degli anni Duemila” a cura di Pedro Armocida e Laura Buffoni, con saggi e contributi di critici e studiosi, capaci di restituire un punto di vista diverso sull’evoluzione della narrazione nel cinema italiano.
Ancora Sguardi femminili con le tendenze del cinema russo contemporaneo (“About Love” di Anna Melikyan è stato scelto per la serata conclusiva dopo la premiazione), la sezione Super 8 dedicata a due autori come Giuseppe Baresi e John Porter, il concorso “(Ri)montaggi. Il cinema attraverso le immagini”, le “Lezioni di storia – Videoteppismi: storie e forme del video di lotta”, tutte le sere un Dopofestival – Il muro del suono in un alternarsi di musica e immagini fuori dagli sche(r)mi, in cui ci sarà anche Violante Placido, col suo alter ego musicale “Viola”. Confermata l’attenzione all’animazione italiana, sia per la sezione Corti in Mostra – Animatori italiani oggi con una selezione tra i migliori cortometraggi recenti, sia per il manifesto e la sigla realizzati da Virgilio Villoresi. Infine la presentazione del cortometraggio “Queen Kong” di Monica Stambrini del progetto Le ragazze del porno, affiancato dalla tavola rotonda “Porno al femminile”.
Nicola Falcinella

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