68° Festival di Locarno: la retrospettiva Sam Peckinpah “il ribelle”

“Versando vino nuovo nella bottiglia del Western, Peckinpah fa esplodere la bottiglia” scrisse Pauline Kael, critica influentissima. Al regista californiano, considerato uno dei “grandi ribelli di Hollywood” è dedicata quest’anno la retrospettiva del 68 Festival del Film di Locarno. Il cineasta che rivoluzionò il più americano dei generi, che portò un tono crepuscolare e introdusse una nuova violenza nel West e un modo diverso, quasi grafico, di filmare la morte. Negli anni ’60 portò il cambiamento anche nel mondo classico del western, ma non si limitò a questo genere, come testimoniano “Cane di paglia”, “La croce di ferro” o “Convoy – Trincea d’asfalto”. Un cineasta spesso accusato di misoginia e di fascismo, certamente dal carattere forte, duro, che spingeva gli attori oltre i loro limiti, che viveva tutto al massimo e che tra alcol, droghe e tre mogli non si fece mancare nulla, fino alla morte prematura nel 1984. Di Peckinpah il festival mostrerà tutti i suoi 14 lavori per il cinema e una selezione importante di quelli per la tv.

Nato nel 1925 a Fresno, dopo la guerra studia teatro, svolse vari lavori poi trovò un’occupazione nel 1954 in “Rivolta al blocco 11” di Don Siegel come responsabile dei dialoghi. Con Siegel continuò la collaborazione, compreso “L’invasione degli ultracorpi” (1956) nel quale recitò in un piccolo ruolo e supervisionò la sceneggiatura.

Nel 1961 diresse il primo film, il western “La morte cavalca a Rio Bravo” con Maureen O’Hara, Brian Keith e Steve Cochran. L’anno dopo con “Sfida nell’alta Sierra” comincia a farsi conoscere e mostrare i tratti della sua poetica. Ma con “Sierra Charriba” (1965), ambientato durante la Guerra civile americana con Charlton Heston, inizia la serie di guai con i produttori che non lo abbandonerà mai.

È tra il 1969, spinto dal successo de “Il mucchio selvaggio” (nominato anche all’Oscar per la miglior sceneggiatura), e il 1978 che si concentra la maggior parte della sua produzione, con un film all’anno di media.

Tra i titoli fondamentali “Pat Garrett & Billy The Kid” (1973) con l’indimenticabile partecipazione di Bob Dylan, che compose anche la colonna sonora, comprendente la celebre “Knocking on Heaven’s Door”, e recitò nel ruolo di Alias. Nel New Mexico del 1880, uno spietato latifondista manda i due pistoleri Pat Garrett (James Coburn) e Billy The Kid (Kris Kristofferson) a eliminare i rivali. Dopo l’accordo con le autorità, Garrett accetta di diventare sceriffo e uccidere il vecchio collega.

Lo stile, anche di montaggio, di Peckinpah ha ispirato e influenzato molti registi, da John Woo a Quentin Tarantino.

Nicola Falcinella

 

Questi i lavori che saranno presentati a Locarno:

Regie

BRING ME THE HEAD OF ALFREDO GARCIA di Sam Peckinpah – Stati Uniti/Messico – 1974 – 112’

CONVOY di Sam Peckinpah – Stati Uniti/Gran Bretagna – 1978 – 110’

JUNIOR BONNER di Sam Peckinpah – Stati Uniti – 1972 – 100’

MAJOR DUNDEE di Sam Peckinpah – Stati Uniti – 1965 – 135’

PAT GARRETT & BILLY THE KID di Sam Peckinpah – Stati Uniti – 1973 – 122’

RIDE THE HIGH COUNTRY di Sam Peckinpah – Stati Uniti – 1962 – 93’

STRAW DOGS di Sam Peckinpah – Stati Uniti/Gran Bretagna – 1971 – 118’

THE BALLAD OF CABLE HOGUE di Sam Peckinpah – Stati Uniti – 1970 – 120’

THE CROSS OF IRON di Sam Peckinpah – Gran Bretagna/ex Repubblica democratica tedesca – 1977 – 133’

THE DEADLY COMPANIONS di Sam Peckinpah – Stati Uniti – 1961 – 93’

THE GETAWAY di Sam Peckinpah – Stati Uniti – 1972 – 122’

THE KILLER ELITE di Sam Peckinpah – Stati Uniti – 1975 – 123’

THE OSTERMAN WEEKEND di Sam Peckinpah – Stati Uniti – 1983 – 102’

THE WILD BUNCH di Sam Peckinpah– Stati Uniti – 1969 – 145’

Serie televisive

ABC STAGE 67 / NOON WINE di Sam Peckinpah – Stati Uniti – 1966 – 60’

BROKEN ARROW / THE TEACHER di Morse Hollingsworth – Stati Uniti – 1957 – 26’

KLONDIKE / SWOGER’S MULE di Elliot Lewis – Stati Uniti – 1960 – 26’

MAN WITHOUT A GUN / THE KIDDER di John H. Peyser – Stati Uniti – 1959 – 26’

TALES OF WELLS FARGO / APACHE GOLD di Earl Bellamy – Stati Uniti – 1957 – 26’

THE DICK POWELL THEATER / PERICLES ON 31ST STREET di Sam Peckinpah – Stati Uniti – 1962 – 50’

THE DICK POWELL THEATER / THE LOSERS di Sam Peckinpah – Stati Uniti – 1963 – 50’

THE RIFLEMAN di Arnold Laven, Sam Peckinpah – Stati Uniti – 1958-1959 – 25’ x 6

THE WESTERNER di Sam Peckinpah, André De Toth, Bernard Kowalski, Donald McDougall, Ted Post, Bruce Geller, Tom Gries, Elliot

Silverstein – Stati Uniti – 1960 – 25’ x 13

ZANE GREY THEATER / LONESOME ROAD di Sam Peckinpah – Stati Uniti – 1959 – 25’

ZANE GREY THEATER / TROUBLE AT TRES CRUCES di Sam Peckinpah – Stati Uniti – 1959 – 26’

TOMBSTONE TERRITORY / JOHNNY RINGO’S LAST RIDE di Ted Post – Stati Uniti – 1958 – 26’

Materiali

ETOILES ET TOILES / SAM PECKINPAH di Jean-Claude Arié, Olivier Assayas – Francia – 1985 – 11’

INVASION OF THE BODY SNATCHERS di Don Siegel – Stati Uniti – 1956 – 80’

JINXED! di Don Siegel – Stati Uniti – 1982 – 100’

PASSION & POETRY – THE BALLAD OF SAM PECKINPAH di Mike Siegel – Germania – 2005 – 120’

PORTRAIT OF A MADONNA di Sam Peckinpah – Stati Uniti – 1952 – 28’

SAM PECKINPAH: MAN OF IRON di Paul Joyce – Stati Uniti/Gran Bretagna – 1992 – 91’

SAM PECKINPAH: PORTRAIT di Umberto Berlenghini, Michelangelo Dalto – Francia/Italia – 2006 – 78’

THE CINCINNATI KID di Norman Jewison – Stati Uniti – 1965 – 103’

THE GLORY GUYS di Arnold Laven – Stati Uniti – 1965 – 112’

THE WILD BUNCH: AN ALBUM IN MONTAGE di Paul Seydor – Stati Uniti – 1996 – 34’

TOM TIT TOT di Sam Peckinpah – Stati Uniti – 1958 – 13’

Le proiezioni saranno accompagnate da discussioni animate da testimoni del cinema di Peckinpah, da cineasti e critici invitati a Locarno, e da una tavola rotonda.

La retrospettiva è curata dal programmatore e storico cinematografico Roberto Turigliatto. La pubblicazione che accompagna l’evento, curata da Fernando Ganzo, è edita da Capricci e disponibile nelle versioni francese e inglese. Coorganizzatori della rassegna sono la Cinémathèque suisse e la Cinémathèque française. Oltre alle due cineteche, numerose altre istituzioni riprenderanno l’omaggio a Peckinpah, fra cui il Filmpodium di Zurigo, Les Cinémas du Grütli di Ginevra, il Museo Nazionale del Cinema di Torino e la Film Society of Lincoln Center di New York.

Tra gli ospiti presenti a Locarno: l’attrice messicana Isela Vega, l’attrice austriaca Senta Berger e la produttrice e collaboratrice di Peckinpah, Kathy Haber.

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