Festival di Cannes senza selfie e con tre italiani. “Dogman” di Matteo Garrone corre per la Palma

Dopo l’affiche, con un’immagine che ritrae Jean-Paul Belmondo e Anna Karina in “Pierrot le fou” di Jean-Luc Godard, è arrivato anche il programma della selezione ufficiale del 71° Festival di Cannes. Un elenco passibile di aggiunte, che vede per ora solo 18 film in lizza per la Palma d’oro. Tra questi proprio il nuovo lavoro dell’ottantasettenne JLG, “Le livre d’image”, e due italiani, l’attesissimo “Dogman” di Matteo Garrone e “Lazzaro felice” di Alice Rohrwacher, entrambi già premiati alla kermesse francese. Il terzo film italiano, tutti coprodotti da Rai Cinema, è “Euphoria” di Valeria Golino, collocato nella sezione Un certain regard.
Dopo il concorso un po’ sotto tono dello scorso anno, con la Palma d’oro a “The Square” dello svedese Robert Ostlund, il principale festival europeo deve rifarsi e lo fa confermano nomi consueti della gara e aggiungendo qualche novità. Alzata la barriera verso il film di Netflix non destinati alle sale, un’altra novità riguarda il divieto di selfie sulla mitica montée des marches.
Inaugura, ma già era stato annunciato, “Todos lo saben – Everybody Knows” film tra Spagna e Argentina dell’iraniano Asghar Farhadi con Penelope Cruz, Javier Bardem e Ricardo Darin. Una pellicola tra le favorite alla Palma, naturalmente “Dogman”. In prima fila anche “Ash is Purest White” del cinese Jia Zhang-Ke. Tre i francesi, partendo da “En guerre – At War” di Stéphane Brizé (“Una vita”, “La legge del mercato”), recentemente omaggiato al Bergamo Film Meeting e in corsa per un premio. Poi il ritorno di Christophe Honoré con “Plaie aimer et courir vite – Sorry Angel” e “Les filles du soleil – Girls of the Sun”, opera seconda di Eva Husson che aveva esordito con “Bang Gang”.
Si annuncia interessante “Netemo sanetemo – Asako I & II” di Ryusuke Hamaguchi, noto per “Happy Hour” premiato per le attrici e la sceneggiatura al Locarno Festival 2015. E, sempre dal Giappone, arriva “Shoplifters” di Kore-Eda Hirokazu, presenza fissa a Cannes. Spicca poi “Blackkklansman” di Spike Lee, accanto a “Three Faces” di Jafar Panahi. Ancora il ritorno del coreano Lee Chang-Dong con “Buh-Ning – Burning”, le novità “Under The Silver Lake” di David Robert Mitchell e “Zimna wojna – Cold War” di Pawel Pawlikowski e il russo “Leto – L’été” di Kirill Serebrennikov.
Tra i 15 di Un certain regard sembrano non esserci grandi nomi, Golino a parte. Ci sono però diversi esordi e ben due pellicole africane e potrebbero esserci sorprese. Da tener d’occhio soprattutto “Long Day’s Journey into Night” secondo film del cinese rivelazione per “Kaili Blues” (2015) Bi Gan. Tra i già noti il tedesco “In My Room” di Ulrich Köhler (miglior regista a Berlino 2011 per “Sleeping Sickness”) e “Gueule d’ange – Angel Face” di Vanessa Filho con Marion Cotillard.
Due per ora i Fuori concorso, compreso “Solo: A Star Wars Story” di Ron Howard, mentre le Proiezioni speciali includonono il collettivo tailandese “10 years in Thailand”, “The State against Mandela and the Others” di Nicolas Champeaux e Gilles Porte, il documentario di otto ore “Les ames mortes – Dead Souls” del cinese Wang Bing e “Pope Francis – A Man of His Word” di Wim Wenders su Papa Francesco.
Seguiranno nei prossimi giorni i programmi delle sezioni collaterali Quinzaine des realisateurs e Semaine de la critique, nonché integrazioni alla selezione ufficiale. E si scoprirà se gli imminenti “Loro 1” e “Loro 2” di Paolo Sorrentino avranno il palcoscenico di Cannes.
Nicola Falcinella

TUTTI I FILM
concorso
“Todos lo saben – Everybody Knows” di Asghar Farhadi (film d’apertura)
“En guerre – At War” di Stéphane Brizé
“Dogman” di Matteo Garrone
“Le livre d’image” di Jean-Luc Godard
“Netemo sanetemo – Asako I & II” di Ryusuke Hamaguchi
“Plaie aimer et courir vite – Sorry Angel” di Christophe Honoré
“Les filles du soleil – Girls of the Sun” di Eva Husson
“Ash is Purest White” di Jia Zhang-Ke
“Shoplifters” di Kore-Eda Hirokazu
“Capharnaum – Capernaum” di Nadine Labaki
“Buh-Ning – Burning” di Lee Chang-Dong
“Blackkklansman” di Spike Lee
“Under The Silver Lake” di David Robert Mitchell
“Three Faces” di Jafar Panahi
“Zimna wojna – Cold War” di Pawel Pawlikowski
“Lazzaro felice” di Alice Rohrwacher
“Yomeddine” di A.B Shawky
“Leto – L’été” di Kirill Serebrennikov

Fuori concorso
“Solo: A Star Wars Story” di Ron Howard
“Le grand bain” di Gilles Lellouche

Proiezioni speciali
“10 years in Thailand” di Aditya Assarat, Wisit Sasanatieng, Chulayarnon Sriphol e Apichatpong Weerasethakul
“The State against Mandela and the Others” di Nicolas Champeaux e Gilles Porte
“O grande circo mistico – Le grand cirque mystique” di Carlo Diegues
“Les ames mortes – Dead Souls” di Wang Bing
“À tois vents – To the four Winds” di Michel Toesca
“La traversée” di Romain Goupil
“Le Pape Francois – Un homme de parole – Pope Francis – A Man of His Word” di Wim Wenders

Un certain regard
“Gräns – Border” di Ali Abbasi
“Sofia di Meyem Benm’Barek
“Les chatouilles – Little Tickles” di Andréa Bescond e Eric Métayer
“Long Day’s Journey into Night” di Bi Gan
“Manto” di Nandita Das
“À genoux les gars – Sextape” di Antoine Desrosières
“Girl” di Lukas Dhont
“Gueule d’ange – Angel Face” di Vanessa Filho
“Euphoria” di Valeria Golino
“Rafiki – Friend” di Wanuri Kahiu
“Mon tissu préféré – My favorite Fabric di Gaya Jiji
“Die Stropers – The Harvesters” di Etienne Kallos
“In My Room” di Ulrich Köhler

More from Nicola Falcinella
A Cannes 72 la rabbia e il cuore di Ken Loach
Lo sfruttamento dei lavoratori, tema che gli è caro da sempre, ma...
Read More
Leave a comment