Presentato Cannes 69: grandi nomi, poche sorprese, niente Italia in concorso

Tanti nomi noti e abituali di Cannes, ma anche qualche sorpresa. Nessun film italiano in corcorso, però due nella selezione ufficiale: il documentario greco-triestino “L’ultima spiaggia” di Thanos Anastopoulos & Davide Del Degan tra le proiezioni speciali e “Pericle il Nero” di Stefano Mordini con Riccardo Scamarcio in Un certain regard, sezione parallela della competizione. Il programma del 69° Festival di Cannes, in programma dall’11 al 22 maggio si annuncia sulla carta ricco e abbastanza curioso, anche se ciò che conta è la prova delle visioni. Come già annunciato, inaugura fuori concorso “Café Society” di Woody Allen. La sezione non competitiva allinea anche gli attesissimi “The Bfg” di Steven Spielberg e “Money Monster” di Jodie Foster, oltre a “Goksung” di Na Hong-Jin e “The Nice Guys” di Shane Black.
L’attenzione è però ora puntata sui 20 film in concorso. Tre sono i registi con una Palma d’oro nel loro curriculum: “La fille inconnue” di Jean-Pierre Dardenne & Luc Dardenne, “I, Daniel Blake” di Ken Loach e “Bacalaureat” di Cristian Mungiu. Ci sono parecchi altri grandi nomi: “Paterson” di Jim Jarmusch, “Julieta” di Pedro Almodóvar, “Elle” di Paul Verhoeven, “Agassi” di Park Chan-Wook, “The Last Face” di Sean Penn, “Personal Shopper” di Olivier Assayas e “Ma loute” di Bruno Dumont. Ancora una serie di cineasti che hanno vinto premi importanti e sono ben più che emergenti: “American Honey” di Andrea Arnold, “Juste la fin du monde” di Xavier Dolan, “Rester vertical” di Alain Guiraudie, “Ma’ Rosa” di Brillante Mendoza, “Loving” di Jeff Nichols, “Sieranevada” di Cristi Puiu, “The Neon Demon” di Nicolas Winding Refn. C’è “Mal de pierres” di Nicole Garcia, presenza fissa di Cannes che non ha mai fatto il salto di qualità. Le uniche piccole novità sono l’opera seconda “Aquarius” del brasiliano Kleber Mendonça Filho e “Toni Erdmann” di Maren Ade, tedesca già premiata a Berlino nel 2009 per “Alle anderen”. C’è come sempre una presenza francese molto forte, ci sono due romeni e tre film di registe donne, mentre Jarmusch sarà presente con due lungometraggi: “Gimme Danger” è stato inserito tra le Séance de Minuit insieme al coreano “Bu-San-Haeng” di Yeon Sang-Ho.
Anche le Séance Spéciale sono una sezione di prestigio quest’anno: il ciadiano “Hissein Habré, Une tragédie Tchadienne” di Mahamat-Saleh Haroun (“Daratt” e “Grisgris”), “Exil” di Rithy Panh (“L’immagine mancante”), “La mort de Louis XIV” di Albert Serra (vincitore del Pardo d’oro a Locarno con “Historia de la meva mort”) e “Le Cancre” di Paul Vecchiali. Completa il gruppo “L’ultima spiaggia” di Thanos Anastopoulos e Davide Del Degan, ritratto degli storici bagni Pedocin di Trieste dove ancora uomini e donne sono separati da un muro. Anastopoulos è uno dei registi greci più importanti delle ultime generazioni (ha partecipato a Rotterdam, Berlino e Toronto con “Atlas”, “Correction” e “The Daughter”), Del Degan si è segnalato con diversi cortometraggi.
Oltre a “Pericle il Nero”, in Un certain regard ci sono altri 16 titoli. Spiccano “After The Storm” del giapponese Kore-Eda Hirokazu, “Me’ever Laharim Vehagvaot” dell’israeliano Eran Kolirin (“La banda”) e il russo “Uchenik” di Kirill Serebrennikov. Gli altri selezionati sono: “Varoonegi” di Behnam Behzadi, “Apprentice” di Boo Junfeng, “Voir Du Pays” di Delphine e Muriel Coulin, “La Danseuse” di Stéphanie Di Giusto, “Eshtebak” di Mohamed Diab, “La Tortue Rouge” di Michael Dudok De Wit, “Fuchi Ni Tatsu” di Fukada Kôji, “Omor Shakhsiya” di Maha Haj, “Hymyilevä Mies” di Juho Kuosmanen, “La Larga Noche De Francisco Sanctis” di Francisco Márquez e Andrea Testa, “Caini” di Bogdan Mirica, “The Transfiguration” di Michael O’Shea e “Captain Fantastic” di Matt Ross.
Nicola Falcinella

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