Addio all’attore Omar Sharif, l’attore egiziano diventato la “leggenda araba” di Hollywood come protagonista e co-protagonista di grandi classici come Lawrence d’Arabia e Il Dottor Zivago. Sharif aveva 83 anni e da poco il figlio Tarek aveva reso noto che soffriva di Alzheimer. La notizia è stata data dai siti egiziani e poi rilanciata dalla BBC. Nato nel 1932 ad Alessandria, in Egitto, per il suo ruolo in Lawrence d’Arabia di David Lean la candidatura all’Oscar gli aprì le porte di Hollywood.
Sharif (il cui vero nome era Michel Dimitri Shalhoub), figlio di genitori libanesi, era nato ad Alessandria d’Egitto. Diplomato all’inglese Victoria College, laureato in matematica e fisica al Cairo, scoprì il cinema quasi per caso nel 1953 grazie al regista Youssef Chahine, che lo scelse per Lotta sul fiume. In otto anni interpretò oltre 20 film in Egitto, tra cui La castellana del Libano e I giorni dell’amore, che vennero distribuiti anche in Italia. Per sposare l’attrice Faten Hamama si convertì all’Islam e scelse il nome che lo accompagnerà per la vita, Omar El Sharif. In Italia prestò il suo fascino esotico a film come La caduta dell’impero romano, Marco Polo e Gengis Khan. Poi Lean lo travestì da russo per l’adattamento del Dottor Zivago (1965). Il successo fu planetario, accompagnato da un Golden Globe che a sorpresa non andò di pari passo con la candidatura all’Oscar.
Tra le sue successive interpretazioni vanno ricordate C’era una volta di Francesco Rosi, La notte dei generali di Anatole Litvak e Funny Girl a fianco di Barbra Streisand, della quale si innamorò subito.
Nel 2005 era stato oggetto di una fatwa in occasione della sua interpretazione di San Pietro in una fiction italiana. Dopo la quale Sharif ha deciso di tornare a vivere in Egitto con la famiglia.
Veronica Maffizzoli