BERLINO 65. “Le donne forti delle situazioni estreme di Kosslick”

 

Donne forti in situazioni estreme, cosi’ il direttore del festival Dieter Kosslick ha definito il tema centrale dell’edizione di quest’anno, facendo certamente riferimento a “Nobody wants the night” di Isabelle Coixet, che ha uffiicialmente aperto la oggi la 65. Berlinale. Il film racconta la storia di josephine Peary (Juliette Binoche) una donna forte e consapevole, ma soffocata dall’ombra del marito, il celebre esploratore dell’artico Robert Peary.

Nel 1909 Josephine parte alla ricerca del marito, mettendo a rischio la propria vita a un passo dal punto più a nord della terra. E’ la seconda volta in vent’anni che una donna inaugura il festival di Berlino dopo Margherita VonTrotta, con un film che parla di uomini e donne impavidi disposti a mettere in gioco tutto per amore e fama. Protagonista indiscusso è il paesaggio dove neve, freddo e  vento scalfiscono i corpi e lo spirito delle due donne, la giappones/eschimese Rinko Kikuchi (già vista in Babel) e Juliette Binoche, che ci consegna un’altra grande interpretazione contraddistinte dalla  perdita e dal dolore. Il tema uomo/natura e il  confronto tra le due donne al limite della soppravivenza, che la potenza di alcune immagini poteva sostenere finisce nelle mani della regista che non riesce proprio a tirarne fuori niente di buono.  Per fortuna domani entra in scena Herzog (maestro dell’estremizzazione della soppravivenza umana).

 

Alessandro Zanelli

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