Edizione 50+1 della Mostra internazionale del nuovo cinema di Pesaro, da domani a sabato 27, che apre un nuovo corso con il direttore Pedro Armocida al posto di Giovanni Spagnoletti dopo quasi 15 anni. Il programma è in una linea di sostanziale continuità, nonostante le polemiche che hanno accompagnato il cambio: dapprima il benservito al vecchio direttore in vista di una riformulazione della manifestazione, poi la promozione del direttore organizzativo a guidare il comitato artistico. Pesaro riparte dopo mezzo secolo con una veste forse più agile e con una mancanza: non c’è più l’ampia panoramica / retrospettiva su una cinematografia particolarmente vivace che caratterizzava la Mostra (tra gli ultimi paesi, Russia, Cile e Israele), sostituita dalla personale, “Il cinema di Tayfun Pirselimoğlu”, su un cineasta turco emergente. Mentre permane l’attenzione al cinema più sperimentale.
Resta in primo piano il concorso Pesaro Nuovo Cinema con il premio Lino Miccicchè assegnato da una giuria di studenti presieduta da Francesca Neri. L’attrice è anche la protagonista de “La nostra quarantena” di Peter Marcias che sarà proiettato in piazza del Popolo nella serata finale.
In gara ci sono sei titoli, cominciando dall’italiano “Terra” di Marco De Angelis e Antonio Di Trapani. Già premiato a Berlino nella sezione Panorama è iraniano “Paridan az Ertefa Kam – A Minor Leap Down” di Hamed Rajabi, che ricorda “Melbourne” di Nima Javidi. La storia assurda di una donna depressa che, con la scelta folle di non farsi togliere dal grembo il feto morto del bambino che aspettava. fa uscire contraddizioni e problemi di chi le sta intorno. Un giovane va a cercare ispirazione a Sète, sulla tomba di Paul Valery, in “Un jeune poete”, esordio del francese Damien Manivel con tanti riferimenti rohmeriani.
Completano la gara l’argentino “La mujer de los perros – Dog Lady” di Laura Citarella e Verónica Llinás, il cileno “La madre del cordero – The Mother of the Lamb” di Enrique Farías e Rosario Espinosa e la coproduzione Germania/Stati Uniti/Grecia “Petting Zoo” di Micah Magee, anche questa presentato in Panorama a Berlino.
Piccola sezione serale è Because the Night con tre film: il brasiliano “Noite – Night Box” Paula Gaitán, “Victoria” di Sebastian Schipper un unico pianosequenza di oltre due ore in una Berlino notturna che non è solo dimostrazione di grande abilità tecnica e l’intima rivisitazione de “Le notti bianche” “Nuits blanches sur la jetée” di Paul Vecchiali.
Tra gli Eventi speciali in apertura “Jaws – Lo squalo” di Steven Spielberg in occasione dei quarant’anni e il thriller “Foreign Body” di Krzysztof Zanussi, che inizia ad Ancona per proseguire a Varsavia, sulle tracce di un italiano che segue in Polonia la fidanzata che si vuole fare suora.
Resta la minisezione “Sguardi femminili russi” nella quale spiccano “21 Den’ – 21 Days” di Tamara Dondurej, “Do svidanija, mama – Goodbye Mom” di Svetlana Proskurina e “Kak menja zovut – Name Me” di Nigina Sajfullaeva.
L’Evento speciale è dedicato a “Esordi italiani. Gli anni Dieci al cinema (2010-2015)” con 17 titoli, tra commedie e drammi, film che hanno successo (“Scialla!” di Francesco Bruni, “Smetto quando voglio” di Sydney Sibilia o “Miele” di Valeria Golino) e altri poco considerati (“Arianna” di Alessandro Scippa del 2012) e persino un inedito (“Ananke” di Claudio Romano”)
La personale è dedicata a Tayfun Pirselimoğlu, cineasta turco poco conosciuto ma molto significativo nella scena del suo Paese. Nel programma tutti i suoi lavori, un cortometraggio e cinque lunghi, compreso il suo più noto, “I’m not Him”, premiato come miglior sceneggiatura al Festival di Roma del 2013. Regista, romanziere e pittore, a Pesaro sarà esposta anche una selezione di suoi quadri.
Nell’anno del quarantesimo anniversario della morte, è previsto un corposo “Omaggio Pasolini” per ricordare il ruolo di animatore delle prime edizioni della Mostra ricoperto dal regista e scrittore. Previsti una tavola rotonda e proiezioni, otto titoli da “Accattone” (1961) a “Salò o le 120 giornate di Sodoma” (1975).
Altra sezione corposa e interessante “Super8” con lavori di Philippe Cote, Livio Colombo/Giulia Vallicelli, Jaap Pieters ed Helga Fanderl. Prosegue l’attenzione all’animazione italiana con i “Corti in Mostra”, e confermato il Dopofestival notturno con videoarte e cinema sperimentale. Completano il programma le tavole rotonde e gli incontri relativi a quasi tutte le sezioni.
Tutte le informazioni in www.pesarofilmfest.it.
Nicola Falcinella